Nei giorni scorsi presso il Giardino degli Incontri di Sollicciano è stato ufficializzato l’affidamento della cura del verde del giardino a Il Bruco, un’esperienza riabilitativa operante presso i Servizi di salute mentale per adulti dell’Azienda Sanitaria di Firenze dei Quartieri 1 e 4. Alla cerimonia, oltre alle promotrici dell’iniziativa, le Professoresse Maria Luisa e Gemma Brandi, erano presenti numerose autorità che hanno messo in luce l’importanza e il valore sociale del progetto, tra questi la Direttrice della Casa circondariale di Sollicciano, Maria Grazia Giampiccolo, l’Assessore del Comune di Firenze Sara Funaro, Il Provveditore dell’Amministrazione penitenziaria toscana Carmelo Cantone, la Presidente del Tribunale di sorveglianza Antonietta Fiorillo e il Garante regionale dei diritti dei detenuti Franco Corleone.
Giovanni Michelucci, il grande architetto toscano morto quasi centenario nel 1990, considerava il Giardino degli Incontri, da lui progettato per il carcere di Sollicciano, un’esperienza “tra le più belle e significative” della sua vita. Questo progetto, l’ultimo del Maestro, era pensato non solo per l’incontro dei carcerati con le famiglie, ma nasceva con l’auspicio di aiutare a ricucire lo strappo tra i reclusi – gli esclusi – e il mondo esterno.
Nel 2013, due personalità dell’ambiente fiorentino, le gemelle Maria Luisa e Gemma Brandi, l’una endocrinologa di fama mondiale, l’altra illustre psichiatra e psicoanalista, decisero di festeggiare il sessantesimo compleanno “a modo loro”. Accomunate da una tempra poco incline ai rimpianti e convinte che la maturità delle signore debba essere una tappa della vita da festeggiare con gioia, oltre che animate da una costante attenzione verso gli ultimi, le sorelle Brandi chiesero agli amici di trasformare i regali che avrebbero dovuto ricevere in una donazione, destinata a sostenere un progetto di grande importanza: l’affidamento della cura della parte verde del Giardino degli Incontri a Il Bruco, un’esperienza riabilitativa dell’Azienda Sanitaria di Firenze che da anni sostiene i portatori di sofferenza psichica, aiutandoli a curarsi attraverso la cura del verde.
Nel corso di un anno e mezzo quel primo nucleo di fondi raccolto si è arricchito di altre generose donazioni, che hanno permesso di concretizzare il sogno e finanziare il progetto almeno per il biennio 2015-2016. Alla presenza delle numerose personalità intervenute, tra le quali il nuovo Procuratore della Repubblica Giuseppe Creazzo e i suoi predecessori Ubaldo Nannucci e Giuseppe Quattrocchi, la somma è stata così formalmente donata nelle mani del Direttore Generale della Asl di Firenze Paolo Morello.
L’attività del Bruco può così ora estendersi dall’esperienza orto-vivaistica presso l’ospedale di San Giovanni di Dio, nella quale solitamente opera, anche a questa nuova realtà, dove seguirà allo stesso modo la cura delle piante e la loro stagionalità, perseguendo il duplice obiettivo di sostenere i pazienti della salute mentale nel loro percorso di recupero e di contribuire al mantenimento dell’importante progetto al quale Giovanni Michelucci lavorò con tanta passione e impegno.